mercoledì 21 febbraio 2007

INIZIAMO A CREARE...

IL PROCESSO CREATIVO NEL DESIGN DELL’ARREDAMENTO

Disciplina: Disegno tecnico e artistico
Scuola: Istituto professionale. Indirizzo arredamento
Classe: 3 anno
Docente: Anna Padoan
Obiettivi: La conoscenza del processo creativo che è alla base della progettazione di un oggetto di arredamento e la sua applicazione

CREATIVITA' NON E' INTUIZIONE MA SINTESI, SINTESI DELLA REALTA' CHE VIVE INTORNO A NOI, DEGLI OGGETTI, DELLE PERSONE, DEI SIMBOLI E DELLE SENSAZIONI CHE STIMOLANO LA NOSTRA PERCEZIONE.
CREATIVITA' E' VEDERE OGNI GIORNO IL MONDO IN MODO NUOVO.
CREATIVITA' E' VEDERE COME VEDONO I BAMBINI.
CREATIVITA' E' GIOCARE CON LE COSE, CREATIVITA' E' SAPERE CHE NEL QUOTIDIANO POSSIAMO ANCORA SCOPRIRE LE COSE PIU' SORPRENDENTI.


DA DOVE NASCE LA CREATIVITA’?

Il prodotto della creatività nasce da relazioni che il pensiero fa con ciò che conosce.
Per esempio si possono stabilire relazioni tra il vetro e la gomma, ammesso che il soggetto li conosca, pensando ad un vetro elastico o ad una gomma trasparente.
Questo è un pensiero fantastico, poiché non è ancora esistente questo prodotto, ma ammesso che un giorno se ne inventi uno, esso è nato da una relazione creativa tra due oggetti che l’individuo conosce.
E’ indispensabile per lo sviluppo della creatività l’aumento della conoscenza, per permettere un maggior numero di relazioni possibili tra un maggior numero di dati

QUALI SONO LE OPERAZIONI DELLA CREATIVITA’?

Per cercare di capire come funziona il processo creativo Bruno Munari individua le relazioni che vengono fatte nella memoria mettendo in relazione i dati noti.


ROVESCIAMENTO

“La più elementare manifestazione della fantasia, nasce, forse dal capovolgimento di una situazione, dall’uso dei contrari, degli opposti, dei complementari: lui dice verde? Io dico rosso.”
Applicando la relazione dei contrari si possono ottenere soluzioni comiche come accostando una persona bassa e grassa con una alta e magra, tutti ricorderanno Stanlio e Olio.

AFFINITA’ VISIVE O FUNZIONALI

Un altro aspetto della creatività nasce da relazioni per affinità visive o di altra natura.
L’artista Arcimboldi (1530-93) combinava le più strane cose assieme (frutta,pesci, foglie, parti meccaniche) e ogni oggetto perdeva il suo significato per assumerne uno nuovo a seconda di come veniva usato.




Questa particolare relazione ci invita a considerare come ogni cosa può essere vista anche in altri modi.

“Avete mai visto quel pennello piatto dal pelo molto lungo, usato dai verniciatori, che si chiama pennellessa? Se lo osservate bene potete immaginare che i peli lunghi siano capelli e farvi due treccioline chiuse con un nastro colorato” Munari





CAMBIO DI COLORE
Un altro aspetto della creatività può essere dato cambiando il colore agli oggetti che assumono così un carattere nuovo, con effetti che possono suscitare stupore, meraviglia, ma anche comicità.
Per esempio alcuni pagliacci al circo hanno infatti delle parrucche di capelli con un colore diverso dal solito a cui siamo abituati come il verde o il fucsia, proprio per fare una cosa strana, per far ridere i bambini.
Il cambio di colore poi può suscitare l’idea che gli oggetti in questione siano falsi, anche se sono veri.
Per esempio il pane blu di Man Ray (1960).

CAMBIO DI MATERIA
Il cambio di materia è un’altra relazione creativa che produce qualcosa che prima non c’era, ma può anche risolvere problemi sotto l’aspetto della praticità…
Per esempio i fiori si “conservano” meglio esteticamente se sono prodotti in plastica!
Molte soluzioni creatve sono realizzabili grazie al cambio di materia e come vedrai più avanti, nello specifico, all’utilizzo di materiali sintetici come la vetroresina nell’arredamento.
Anche nell’arte il risultato creativo può essere determinato dal cambio di materia dell’oggetto.

CAMBIO DI LUOGO
Una persona che dorme nel suo letto non desta nessuna curiosità se è nella sua stanza, ma se invece si trova a dormire in piazza del duomo, col suo letto, il comodino, le pantofole e la sveglia allora forse qualche passante lo noterebbe.
La stranezza di questo aspetto della creatività è di trovare una cosa in un luogo dove di solito non ci dovrebbe essere, come un piccione nel cappello del prestigiatore.
Molte opere di Marchel Duchamp sono basate sul cambio di luogo e di funzione. Quando espone in una galleria d’arte uno scolabottiglie o la ruota di una bicicletta, mette un oggetto in un posto non suo, in un altro ambiente, per cui l’oggetto viene ad avere un’altra funzione e un altro significato.

CAMBIO DI FUNZIONE

La relazione del cambio di funzione consiste nel prendere un oggetto che serve ad una precisa funzione e lo si impiega per una funzione diversa.
Per esempio un bicchiere usato come portafiori o una bottiglia come porta candela…
Ognuno può trovare esempi nella vita quotidiana di questa relazione creativa. Charlot, in un suo film, usa una scarpa da bambino come portamonete oppure mangia le sue scarpe come fossero un piatto prelibato.

CAMBIO DI DIMENSIONE
Un altro aspetto della fantasia è il cambio di scala dell’oggetto.
Nella produzione cinematografica il cambio di dimensione viene spesso usato nei film di fantascienza per ottenere effetti straordinari ed impressionanti.
Per esempio nel cambio di dimensione nel senso di gigantesco si può pensare al film King Kong dove uno scimmione gigante si arrampica su un grattacielo con in mano una giovane donna ed è assalito da uno stormo di aerei da caccia.
Ma il cambio di dimensione può riguardare anche il senso di minuscolo come nel film “Tesoro, si sono ristretti i ragazzi!”.

QUALI POSSIBILI RELAZIONI PER LA CREAZIONE DI UNA SEDIA?

Un altro caso più complesso del funzionamento della creatività può essere quello delle relazioni fra le relazioni. Se combiniamo le relazioni elementari, viste prima, con altre combinazioni otteniamo un risultato più complesso.
Per esempio una relazione complessa può essere data dal simultaneo cambio di colore e dimensione.
L’analisi dei casi elementari e di quelli più complessi dell’attività creativa dovrebbe servire a capire il meccanismo, il modo di fare del processo creativo.
Queste operazioni del processo creativo possono essere applicate anche nel campo della progettazione di arredamento.
Attraverso l’esperienza del designer Eero Aarnio, proviamo ad individuare le relazioni che egli ha messo in atto nel processo creativo per la progettazione delle sue sedie.

Eero Arnio è stato un pioniere nell’utilizzo di materie plastiche nell’ambito del disegno industriale.
La plastica ha liberato disegnatori e progettisti da vincoli di forma e colore, dando luogo a oggetti funzionali e intrisi di una forte componente ludica.
La vetroresina, materiale utilizzato per le chiglie delle barche, diventò uno dei materiali preferiti da Eeero Aarnio, perché con la sua duttilità e intrinseca robustezza consentiva l’ottenimento di forme nuove, senza limiti per la creatività del progettista.

SEDIA A SFERA
Quali relazioni ha applicato Aarnio nel suo processo creativo?
La sedia è stata progettata seguendo l’affinità visiva a una delle forme geometriche più semplici, la sfera.
La sedia a sfera è stata presentata nel 1966 e il successo ottenuto segnò l’inizio per l’intera linea del design in vetroresina di Aarnio.
Aarnio arriva a una forma di sedia assolutamente non convenzionale o come la definì egli stesso “una stanza all’interno di una stanza”.



SEDIA A BOLLA
Aarnio ha applicato più relazioni:
L’idea iniziale parte dall’affinità visiva della forma della bolla, ma vi è associata ad essa anche un cambio di dimensione e di materia. Quale bolla può contenere una persona e resistere al suo peso?
“Dopo aver fatto la sedia della sfera ho desiderato aver la luce all’interno e così ho avuto l’idea di una sfera trasparente in cui la luce entri da tutte le parti.


SEDIA PASTIGLIA
“La figura della sedia può essere guardata da molti angoli. L’idea iniziale parte dallo spunto di una piccola pastiglia”.
Ora prova tu:
Quali relazioni di creatività puoi individuare?
A seconda del luogo in cui si trova cambia la sua funzione…
Tale prodotto dà una nuova e straordinaria idea di cosa sia una sedia oscillante, in quanto sedie come queste possono essere usate sia all’interno che all’aperto e galleggiano!


SEDIA POMODORO
La sedia riflette come Aarnio giochi con le forme rotonde e prenda ispirazione anche dalle forme della natura. Con queste gioca secondo relazioni di cambio di colore, dimensione, luogo e materia.






TAVOLO A VITE
L’idea di avere una vite sovradimensionata come tavolo dà valore aggiunto in termini di creatività ed immaginazione al prodotto.
Con l’intuizione di una piccola vite Aarnio crea un tavolo: la parte a spirale fa da sostegno alla tavola e la testa è il piano d’appoggio.
E’ soltanto una questione di scaling: ”siete alti un pollice nella terra dei giganti in cui persino le viti sono quasi del vostro formato”.

SEDIA FORMULA
Se da un’automobile da formula uno togliamo il sedile e lo portiamo nel nostro salotto, può diventare una comoda sedia?

ESERCITAZIONE
OSSERVA LA REALTA' CHE VIVE INTORNO A TE, DEGLI OGGETTI, DELLE PERSONE, DEI SIMBOLI E DELLE SENSAZIONI CHE STIMOLANO LA TUA PERCEZIONE.
CREA UNA SEDUTA APPLICANDO UNA RELAZIONE CREATIVA ANALIZZATA IN QUESTA LEZIONE OPPURE PENSANDO AD UNA NUOVA OPERAZIONE DEL PROCESSO CREATIVO.
REALIZZA UNO SCHIZZO DELLA SEDIA, MOTIVA E DESCRIVI IL TUO PROCESSO CREATIVO.
n.b. L’operazione completa richiede che il lavoro sia svolto con cura e con cultura, che abbia anch’essa una regola inventata ma comunicabile, altrimenti resta puro esercizio personale, non comunicabile.

DISCUTIAMO INSIEME IL PROCESSO CREATIVO DEI VOSTRI ELABORATI…

AVANTI ORA TOCCA A VOI !!!

sabato 17 febbraio 2007

PROGRAMMA DEL BLOG

IL PROCESSO CREATIVO NEL DESIGN DELL’ARREDAMENTO


Disciplina: Disegno tecnico e artistico
Docente: Anna Padoan
Obiettivi: La conoscenza del processo creativo che è alla base della progettazione di un oggetto di arredamento e la sua applicazione.


CREATIVITA' NON E' INTUIZIONE MA SINTESI, SINTESI DELLA REALTA' CHE VIVE INTORNO A NOI, DEGLI OGGETTI, DELLE PERSONE, DEI SIMBOLI E DELLE SENSAZIONI CHE STIMOLANO LA NOSTRA PERCEZIONE.

CREATIVITA' E' VEDERE OGNI GIORNO IL MONDO IN MODO NUOVO.
CREATIVITA' E' VEDERE COME VEDONO I BAMBINI. CREATIVITA' E' GIOCARE CON LE COSE, CREATIVITA' E' SAPERE CHE NEL QUOTIDIANO POSSIAMO ANCORA SCOPRIRE LE COSE PIU' SORPRENDENTI.


In questo blog ci domanderemo:

DA DOVE NASCE LA CREATIVITA’?

QUALI SONO LE OPERAZIONI DELLA CREATIVITA’?

Per cercare di capire come funziona il processo creativo Bruno Munari individua le relazioni che vengono fatte nella memoria mettendo in relazione i dati noti.

QUALI POSSIBILI RELAZIONI PER LA CREAZIONE DI UNA SEDIA?

L’analisi dei casi elementari e di quelli più complessi dell’attività creativa dovrebbe servire a capire il meccanismo, il modo di fare del processo creativo.
Queste operazioni del processo creativo possono essere applicate anche nel campo della progettazione di arredamento. Attraverso l’esperienza del designer Eero Aarnio, proviamo ad individuare le relazioni che egli ha messo in atto nel processo creativo per la progettazione delle sue sedie.



CREA UNA SEDUTA APPLICANDO UNA RELAZIONE CREATIVA ANALIZZATA ALL'INTERNO DI QUESTO BLOG OPPURE PENSANDO AD UNA NUOVA OPERAZIONE DEL PROCESSO CREATIVO.

REALIZZA UNO SCHIZZO DELLA SEDIA, MOTIVA E DESCRIVI IL TUO PROCESSO CREATIVO.

DISCUTIAMO INSIEME IL PROCESSO CREATIVO DEGLI ELABORATI…

Nel prossimi post svilupperemo queste fasi.